Patricia Urquiola.
Credo che sia importante superare due concetti obsoleti: il binomio proprietà-consumo e la definizione di lusso. Il design può essere consumato a diversi livelli, posso possedere un oggetto, utilizzarlo in un luogo pubblico o soltanto in modo virtuale. La rappresentazione del design collegato al lusso è totalmente fuorviante. Il design deve rappresentare un concetto di qualità, che dovrebbe essere presente a ogni livello di prezzo. In quanto processo di progettazione, dovrebbe anche incorporare dei valori etici, riflettendo sulle conseguenze derivanti dai materiali usati, dal loro impatto energetico, dal loro smaltimento. Non mi riconosco nelle tendenze e negli stili, penso che un progettista abbia il compito, tra gli altri, di leggere la con-temporaneità in anticipo rispetto ai tempi di industrializzazione e introduzione nel mercato del prodotto. E che possibilmente il valore dell'oggetto sia tale per cui il suo ciclo di vita superi l'immediato. Un oggetto che crei desiderio, che ci dia piacere, che ci dia sicurezza, per cui non ci sentiamo presi in giro. Ma soprattutto che non ci venga imposto, ma si adatti alla nostra identità, ai nostri bisogni, come il Table B Wood di Konstantin Grcic.